lunedì 13 febbraio 2023

La resurrezione di Lazzaro nell' analisi di uno studioso


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Questo abstract è stato tratto dal libro di Vincenzo Pisciuneri  Il mistero della seconda nascita                                                    

   Nel Vangelo di Giovanni è scritto che Gesù amava Lazzaro, ma che non si affrettò a raggiungerlo quando stava morendo. Alle due sorelle di Lazzaro, Gesù disse:

questa malattia non è per la morte, ma per la gloria di Dio”…

  

  Gesù si trattenne per due giorni e poi disse ai discepoli: “Il nostro amico Lazzaro si è addormentato, ma vado a svegliarlo”. Nel linguaggio mistico misterico il termine amore, descrive l’intimo rapporto fra Maestro e discepolo non certamente un rapporto carnale. Gesù disse: “Lazzaro è morto e io sono contento per voi di non essere stato là”… e allora Tommaso detto Didimo disse ai condiscepoli “andiamo anche noi a morire con lui”.Interpretato alla lettera sembra strano che Tommaso voglia partecipare ad una morte collettiva! Quando giunse alla casa di Lazzaro Marta rimproverò il Maestro di non essere arrivato prima. Marta e Maria erano le due sorelle di Lazzaro, la prima è descritta come interessata alle faccende di casa, la seconda Maria, viceversa è descritta accovacciata ai piedi del Maestro ad ascoltare gli Insegnamenti. Gesù rispose in modo brusco a Marta, a colei che non era intima nell’Insegnamento dicendo: “

Io sono la resurrezione e la vita, chi crede in me non muore mai.

In questo episodio Gesù si manifesta come colui che è in possesso delle Chiavi della Vita e della Morte. Negli antichi misteri il candidato doveva morire per poi risorgere a nuova vita dopo tre giorni e mezzo richiamato a nuova vita dall’Iniziatore. L’episodio del risveglio di Lazzaro è narrato unicamente nel Vangelo di Giovanni e divide praticamente in due la narrazione evangelica. Risorge Lazzaro, l’intimo di Gesù, e dopo allora non si menziona più Lazzaro 53

ma un nuovo Giovanni, l’Evangelista, che conclude il Vangelo con l’affermazione: “

Questo è il discepolo che rende testimonianza 54 su questi fatti e li ha scritti; e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera” 55 .

Le vicende di Lazzaro sono narrate solo da Giovanni nel suo Vangelo e riguardano come tutti ben sanno la resurrezione di Lazzaro morto da tre giorni e rinchiuso nel ventre della terra, in una grotta. Gesù compie un segno e i Sommi Sacerdoti e i Sadducei riuniti in Sinedrio dissero:“

Quest’uomo compie molti segni56 … e da quel giorno (i Sadducei) “decisero di ucciderlo”57.

A differenza degli altri discepoli, Lazzaro dopo essere stato resuscitato, è condannato a morte 58 dai Sommi Sacerdoti, dopo di che non nel Vangelo non si nomina più Lazzaro, ma Giovanni. Perché decisero di uccidere il Maestro che compiva molti segni?

E allora scribi e farisei lo interrogarono: “Maestro, vorremmo che tu ci facessi vedere un segno”. Ed egli rispose: “Una generazione perversa ed adultera pretende un segno! Ma nessun segno le sarà dato se non il segno di Giona il profeta: come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’Uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.59 L’esperienza di Giona nel ventre della Balena è di tipo misterico, egli scende nell’Abisso 60 e vi resta per tre giorni completi, come morto per il mondo esterno, sepolto come in una bara simboleggiata dal ventre della balena. L’uscita alla luce dalla caverna-ventre della balena equivale, nel linguaggio mistico, ad una nuova nascita. Il Messia nel Talmud è chiamato Dag o Pesce, l’Ichthus, il Pesce Salvatore della tradizione cristiana. Giona il profeta è chiamato dagli Arabi Dhùn-Nûm , il piccolo pesce, ingoiato dal Grande Pesce. Gesù è anche il pescatore che cattura i piccoli pesci nella sua rete. Le vicende di Giona descrivono in un linguaggio volutamente allegorico, un’Iniziazione misterica. Uno dei riti iniziatici più importanti è quello del passaggio attraverso la pelle di resurrezione. La pelle simile ad un lenzuolo funerario è l’involucro che protegge le trasformazioni più intime, le quali si producono nel passaggio dalla morte alla vita. Il passaggio nella pelle come rito nel Libro dei Morti viene eseguito da Anubis, patrono dell’Imbalsamazione aveva il titolo di colui che è nelle bende, che afferma di essere passato nella meskhent. Le bende e il lenzuolo funerario, la pelle, hanno qui lo stesso significato. Nel 1958 il prof. Morton Smith della Columbia University scoprì in un monastero di Gerusalemme una lettera di Clemente Alessandrino a Teodoro, dove egli ammette l’esistenza di un Vangelo segreto di Marco 61 copiato ad Alessandria da Carpocrate e da lui travisato in una dottrina blasfema e carnale, e perciò ordina a Teodoro di negarne l’esistenza. Clemente cita un brano dove Lazzaro nella tomba sentendo avvicinarsi Gesù gli lanciò un grido… e dopo sei giorni Gesù gli disse che doveva fare e gli insegnò il Mistero del Regno di Dio. Questo episodio per il prof. M.Smith è riferibile ad una iniziazione misterica e non ha nulla di miracoloso come viene fatto intendere da una interpretazione letterale del Vangelo di Giovanni.

L’iniziazione pubblica di Lazzaro fu considerata dai seguaci della Tradizione Talmudica, come un’infrazione all’antica legge dei Misteri che imponeva la segretezza del rito. Ecco perché da quel giorno inizia la persecuzione da parte dei custodi della Tradizione Ebraica nei confronti di Gesù considerato un rivoluzionario, un trasgressore dell’antica Legge. Sul fatto che Lazzaro sia diventato Giovanni, il discepolo amato è d’accordo anche il teologo J. Kreyenbübl in Das Evangelium der Wahrheit, volume pubblicato nel 1900. Su questa ipotesi sono anche d’accordo lo studioso K. A. Eckhrdt nell’opera Der Tod des Johannes (La morte di Giovanni, anno 1961), e il filologo biblico William Browlee (Whence The Gospel According to John, p.112).La resurrezione o iniziazione di Lazzaro, si ritrova nei Misteri Egizi, ove l’iniziando ora ppresentato come un defunto, dopo il rito assumeva il nome di Osiride. Sia Osiride che il defunto erano rappresentato avvolti nelle bende come delle mummie. La tradizione egizia ci informa che Horos , il figlio di Osiride, resuscitò un uomo di nome El-Azar-us. El, per gli Ebrei è il nome di Dio (nonché del Sole). Azar è uno dei vari nomi di Osiride, che con l’aggiunta di una lettera diviene Lazar, cioè Lazzaro. Nel mito egizio il risveglio dal sonno della morte di Osiride è rappresentato fra due donne, le dee Nephtys (Marta) e Iside (Maria).Erodoto e Plutarco ci informano che la figura di un morto era fatta circolare durante i banchetti egiziani e gli ospiti erano invitati a guardarla e a mangiare e bere ed essere felici, perché dopo la morte sarebbero diventati immortali. Questo tipo di immortalità era chiamata karest o karust. Il karest era raffigurato come un’immagine avvolta in un vestito bianco senza cuciture, come il sudario di Lazzaro. Questo karest fra i Latini divenne chrest Kestoi fra i Greci.

53 Le due sorelle di Lazzaro Marta e Maria viceversa continuano ad essere menzionate e sempre vicine a Gesù, che fine avrebbe fatto Lazzaro?

54 Giovanni rende testimonianza anche se non menzionato perché egli era presente nella veste di Lazzaro.

55 Giovanni, 21, 24.

56 Giovanni, 11, 47.

57 Giovanni, 11, 53.

58 Giovanni, 12, 10.

59 Matteo, 12, 38-42.

60 L’Abisso mi ha avvolto… la terra con le sue sbarre mi ha rinchiuso per sempre

86 commenti:

  1. Ok, abbiamo inteso la storia di El Azarus. Ma adesso seguirà una ferrea indagine astronomica, vero?

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  2. Antonio R20:43:00

    Attendo anche io l'allegoria astrale per questo episodio.

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  3. Ahimè. Niente astronomia per questa volta. Ma sto lavorando a un soggetto alquanto difficile, saltato fuori un po' per caso

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  4. Si tratta del ritrovamento di questo numero: 2.590.000.

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  5. Il numero è indubitabile. Il calcolo riguarda una somma precisa. Qualcuno sa dirmi cosa può voler dire, a parte 100 volte il ciclo precessionale?

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  6. Daniel19:59:00

    Ben ritrovato Fabio. Finalmente si riprende.

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  7. Daniel20:02:00

    RIguardo al numero che dicevi, sembra il classico multiplo della durata del ciclo precessionle, Sarebbe utile conoscere il contesto in cui l'hai trovato. Ne evinco che il numero non si presenta esplicitamente, dunque non può essere casuale. La somma in cui l'hai trovato non è una sommaa come altre. Ma secondo te che significherebbe?

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  8. Bentornato anche a te Daniel.

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    1. Daniel05:51:00

      Grazie GBG, felice di risentirti e di leggere le tue proposte

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  9. Anonimo17:54:00

    Non vi è nella Bibbia questo numero che invece riguarda una velocità astronomica ben precisa: si tratta della velocità della terra sull'orbita di rivoluzione intorno al sole.

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  10. Anonimo17:56:00

    domandina: com'è possibile trovare questo valore nella Bibbia in un tempo in cui si credeva che la terra era ferma e che il sole le ruotasse intorno?

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  11. quindi, secondo gli antichi osservatori del cielo, il sole compieva un giro intorno alla terra in
    24 h. Non conoscendo la sua orbita forse consideravano la sua velocità di spostamento nel cielo pari a 1666, 6...Km/h (40000/24), valutazione pressochè identica allla velocità calcolata attualmente di rotazione della terra intorno al proprio asse. Sempre che , queste stime, fossero state eseguito dopo la scoperta della lunghezza della circonferenza terrestre (Eratotene di Cirene - 300 a.C.).

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  12. Se perciò non riuscissimo a trovare il numero 2592000 compatibile con una qualche misura relativa al sistema tolemaico, dovremmo concludere che (se nella Bibbia - come noi sosteniamo - si trovasse menzionata cripticamente la velocità orbitale terrestre, cioè lo spazio percorso nell'orbita intorno al sole nel tempo di 24 h ) la datazione di questi libri sarebbe posteriore al terzo secolo avanti Cristo.

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  13. al lavoro dunque, per comprovare che il numero 2592000 possa riguardare una misura compatibile col modello geocentrico (terra ferma al centro) tolemaico. In caso contrario, ovvero, nel caso di un risultato negativo di questa ricerca, dovremmo cominciare a valutare la possibilità che già dal III° sec a.C. , agli antichi osservatori del cielo, fossero noti parecchie misure astronomiche reali e che, dunque, già si cominciasse a considerare affidabile il modello eliocentrico.

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  14. Se trovassimo quella cifra (2592000) compatibile con un qualche fenomeno planetario del nostro sistema solare, entro il modello tolemaico, ne concluderemmo che gli antichi ebrei non ebbero buone intuizioni, dacché non avevano compreso il reale meccanismo del nostro sistema solare. Insomma, non furono buoni astronomi . E' corretto ciò?

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  15. A me sembra corretto. Forza allora! Cerchiamo attentamente una possibile correlazione o arrendiamoci all'evidenza: gli antichi osservatori del cielo non erano buoni astronomi e solo da Eratostene in avanti cominciarono a formulare modelli attendibili.

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  16. Rosso Tiziana20:38:00

    Sì, però che tristezza. Più intrigante l'ipotesi che lo fossero

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  17. Se invece essi avevano considerato l'orbita della luna interna a quella del sole, e questo visivamente era più veloce, significava che la luna si muoveva su un orbita minore e che perciò, in base al ragionamento fatto sul sole, la luna completasse il suo giro in un tempo di 28 giorni solari.

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  18. da luna nuova a luna nuova

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  19. In pratica: la luce della luna avrebbe percorso la circonferenza della terra in 28 giorni cioè alla velocità di 59,5 km/h

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  20. Rosso Tiziana20:54:00

    E qui i conti non tornano

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  21. Come dicevo poc'anzi, anche a me suona strano che il numero 2.592.000 rappresentasse una misura fisica spaziale ben definita. Gli antichi sembravano disinteressarsi al problema delle dimensioni e della materia. concentrandosi semmai sul tempo come essenza della spiritualità insita nell'universo. La misura è peraltro stata ottenuta come somma di denari e metalli preziosi: i sicli del tempio, per l'esattezza. Se da un lato i metalli preziosi erano, allora come oggi, simbolo di materialismo , dall'altro - come qualcuno ha già scritto prima di me- l'assonanza del termine sicli, con 'secoli' , sembra rimandare ad un riferimento temporale.
    Non so. Non sono pienamente convinto dunque del valore di questa misura così precisamente indicata nel testo

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  22. Inviterei comunque a proseguire il ragionamento intrapreso in senso spaziale. Vedremo se alla fine si troverà una soluzione attendibile

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  23. Daniele18:33:00

    Se finora non ho capito male, per gli antichi lo spazio non era una questione di distanze chilometriche ma di cicli, ovverossia di misure angolari.

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  24. Antonio R18:42:00

    Se si tratta di secondi, il numero 2592000 significa 30 giorni

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  25. Antonio R18:45:00

    E se si tratta di minuti significano 5 anni (intesi come angoli, quindi anni di 360 giorni)

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  26. Rosso Tiziana18:53:00

    In pratica, questo numero vuol dire un sacco di cose. Rimane il mistero di cosa intendessero dire i redattori del testo biblico in questione

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  27. Daniele19:11:00

    Insomma, da qui non se ne esce

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  28. Purple Rain18:21:00

    Il fatto è che questo dannato numero sta dentro un sacco di cose e fenomeni, vedi ad esempio la velocità della luce.

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  29. Pensiamo anche che in un'ottica spaziale 2592000 secondi d'arco sono 720 gradi, ma secondo una scansione temporale rappresentano un mese. Allora le offerte raccolte in sicli per la costruzione del tempio di Gerusalemme (questo era il contenuto del brano in questione), forse indicano che il Tempio rappresentava in senso temporale un mese (30 giorni), mentre, in scala precessionale , voleva dire 10 gradi, ovvero 720 anni. Abbiamo trovato la cifra di 720 anni anche nella sommatoria dei tempi di durata dei regni di Giuda e di Gerusalemme, da Salomone in avanti. Forse la ricostruzione del Tempio dopo la prima distruzione rappresentava l'adozione di un nuovo calendario, di tipo solare in sostituzione di quello lunare già in uso fra gli ebrei prima della deportazione in Babilonia. Forse.

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  30. Antonio R18:50:00

    Se però considerassimo il 2.592.000 come cifra significativa nella suddivisione del giorno solare (i babilonesi lo facevano col 25920), dovremmo pensare che gli autori biblici si riferissero al mese, infatti 2.592.000 secondi equivalgono a un mese di 30 giorni. Senza perciò scomodare il ciclo precessionale. Ma se essi non si riferivano al ciclo precessionale può darsi che non lo conoscessero, quindi verrebbe meno la fama di grandi astronomi di cui parla De Santillana e di cui scrivete anche voi. Mi pare

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  31. Giusta osservazione Gentile @Antonio. Ti inviterei, comunque, a prender visione alcune nostre analisi sul Libro della Genesi e su quello dei NUmeri. In questi due antichi testi, la misura del grado precessonale (Genesi) e la quantità di ore contenute nel grado precessionale (Numeri), fanno leva su una cifra simile: rispettivamente 8575 (Genesi) e 8580 (Numeri). La prima cifra diviso 120 (NUmero che troviamo immediatamente dopo il capitolo sulle età dei patriarchi antidiluviani, conducono senza margine d'errore all'individuazione (Ma qualche nostro lettore -vista la precisione dei risultati - ha parlato di 'scoperta') del numero 71,4583, cioè della durata del grado precessionale, che come oramai abbiamo più volte ripetuto , si sovrappone alla stima che calcolata dagli astronomi moderni. <che ciò non riguardi una circostanza fortuita, bensì voluta, è dimostrato dall'analoga scoperta sul libro dei Numeri, il cui numero di ore solari calcolato, combacia con il numero di ore contenute in 71,4583 anni solari. Viene orsù difficile pensare che gli antichi redattori non conoscessero la velocità del moto assiale terrestre noto come moto di precessione degli equinozi.

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  32. Basterebbero perciò questi due casi a rinforzare la teoria che vuole gli antichi eruditi ebrei assai competenti in materia astronomica.

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  33. Ricapitolando: in chiave temporale la cifra 2.592.000 conta i secondi contenuti in 30 giorni solari, quindi in un mese

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  34. IL TEMPO E' DENARO
    Proprio così @GBC. Visto e assodato che, quei due milioni e mezzo abbondanti sono il risultato di una somma di sicli del tempio, non c'è miglior proverbio che il seguente: il tempo è denaro

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  35. Rosso Tiziana18:42:00

    Infine, calcolo: 2.592.000 giorni sono, esatti esatti, 7200 anni. Però non saprei dire cosa significa

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  36. Antonio18:15:00

    A me intriga da matti credere che quei 2 milioni e cinquecentomila sicli siano una qualche forma di misura spaziale. Ciò aprirebbe incredibili scenari. Sto analizzando alcuni passi in cui la somma di capi di bestiame porta a un numero simile, 2520. Attendo ragguagli. Anche qui, essendo le bestie offerte in un sacrificio votivo, potrebbero indicare una misura spaziale. Però non saprei dire, al momento, quale possa essere questa misura.

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  37. E sì, @Antonio: 'incredibili scenari'. Uno di questi, forse quello a cui alludi, riguarda il numero di km percorsi dalla terra in un giorno, cioè la sua velocità oraria che è stata stimata in 108000 Km/h. Intrigante quanto vuoi , però ciò indicherebbe che nella Bibbia vi fosse già l'idea del chilometro, ufficialmente introdotta nel 1799. Inoltre se questa fosse stata l'idea dei redattori biblici, dovremmo credere che conoscessero l'orbita terrestre intorno al sole, cosa improbabile nel modello geocentrico tolemaico. Forse quest'ipotesi andrebbe abbandonata o, in alternativa, dovresti prima spiegare come gli antichi osservatori del cielo avrebbero potuto concepire il concetto fisico di orbita terrestre.

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  38. A mio modo di intendere e vedere, anticamente si pensava che il sole ruotasse intorno alla terra 360 volte in un anno ma anche entro questa prospettiva, come facevano a sapere che ogni volta esso percorreva 2592000 spazi lunghi quaranta millesimi della circonferenza terrestre? Quella ufficialmente si conosceva circa duemilatrecento anni fa, ma ciò non basta a capire come avessero potuto calcolare lo spostamento della terra (o meglio, del sole) in un solo giorno.

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  39. Caro @Purple Rain, il modello eliocentrico, per il momento , lo metterei da parte. Proseguiamo però le nostre analisi, stabilendo un punto fermo: il sistema di riferimento per gli antichi per era quello geocentrico

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  40. Ne 'Il sogno di Scipione' , di Marco Tullio Cicerone, viene chiaramente menzionato e descritto il modello planetario dell' epoca, inequivocabilmente geocentrico, secondo il quale la terra stazionava come sospesa al centro dell universo; intorno ad essa le nove sfere , o circoli, entro cui ruotavano i pianeti , il sole e la luna.

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  41. Daniele19:40:00

    Sì , e se non sbaglio, lo spostamento del sole , inteso come ritorno al punto di partenza è considerato un 'piccolo anno' , mentre il 'Grande anno' viene in quel testo indicato come il ri-posizionamento delle costellazioni al punto di partenza, quindi Cicerone allude a un ciclo precessionale del quale - dice - "non è ancora trascorsa, dalla fondazione di Roma (753 a.C.) alla distruzione di Cartagine (149 a. C,), nemmeno la ventesima parte. E qui sorge un primo interrogativo, poiché quel lasso di tempo, cioè 604 anni, sono quasi la ventesima parte di mezzo ciclo precessionale ( 12080 su 12960).

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  42. Purple Rain20:25:00

    quindi partiamo dal modello geocentrico tolemaico. Ho letto che a fine novecento il metro era la decimilionesima parte del meridiano che parte dall'equatore fino al polo nord. Il kilometro era la decimillesima parte di quel meridiano. Colpisce, comunque che questa misura fosse anche un 2592000 ° del tragitto della terra compiuto sull'orbita solare in un giorno. Gli antichi potevano sapere che la luna si spostava di circa un grado (rispetto alle stelle) in due ore , quindi in un ciclo di 28 giorni si muoveva, per loro, alla velocità di 360°/ 672 ore

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  43. Soffermiamoci un attimo sul valore relativo delle velocità planetarie ai tempi di Cicerone. Dal suo 'De natura deorum' apprendiamo che Saturno percorreva un tempo corrispondente a un giro completo (360°) in 30 anni solari, Giove in 12 anni , Marte in 2 anni, Mercurio e Venere (Per rimanere nell'ambito dei pianeti erranti) in 1 anno. Ciò significa che Giove era cinque volte più veloce di Saturno, Marte 15 volte, Mercurio e Venere 30 volte. Questi sono i rapporti fra le velocità dei cinque pianeti nel 50 a.C. (circa). In scala angolare: Saturno percorreva un grado in 30 giorni solari, Giove in 6 giorni, Marte in 2 giorni, Mercurio e Venere 1° in un giorno soltanto.
    Il sole che ogni giorno ruotava intorno alla terra in 24 ore percorreva 1° in quattro minuti, ma su scala annuale, cioè considerando i 360 giri come un solo ciclo, il suo grado (non quello angolare percepibile visivamente ogni giorno) si sarebbe dovuto calcolare sulla linea segnata all'orizzonte fra le albe dei due solstizi.

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  44. Ma a questo punto non sarebbe più corrisposto al grado celeste considerato per gli altri pianeti.

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  45. Purple Rain18:27:00

    Accipicchia! Seguo il ragionamento: se dividiamo la linea di andata e ritorno del sole fra i due solstizi in 180 parti otteniamo un centottantesimo di quella misura angolare che corrisponde a una frazione dei trecentosessanta gradi della circonferenza terrestre. Questo grado sarebbe dunque una piccola parte dell'angolo compreso fra i due solstizi. Non so, proviamo a fare i calcoli partendo dalla misura di quest'ampiezza (arco) compresa fra i due solstizi.

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  46. Purple Rain18:28:00

    Ma a quanti gradi corrisponde quest'ampiezza?

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  47. E' un ragionamento interessante. Però non so dove ci porterà

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  48. Forse l'immagine del prossimo post ci aiuta a capire quanti gradi effettivi corrispondono ai due punti di levata solstiziale. A me sembrano 23° + 23°

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  49. Purple Rain18:51:00

    56 ° = 3360 primi che diviso 180 fa 18,6 primi

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  50. Un grado celeste corrisponderebbe, secondo quanto calcolato a 18,66666 primi di grado effettivi.
    Questo è tanto. Il ragionamento è aperto.

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  51. Daniel19:47:00

    Scusa Fabio, forse non ti sei accorto della svista: 23 + 23 = 46, e non 56

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  52. Daniel19:50:00

    Quindi un grado celeste= 15,3 (periodico) primi d'arco

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  53. Grazie Daniel. Ciò che volevo dire nei precedenti interventi, è che gli antichi osservatori del cielo, quelli almeno dell'epoca di Cicerone, valutavano i rapporti di velocità fra i corpi celesti, senza toccare minimamente la questione delle misure dello spazio come la lunghezza delle orbite, o le distanze interplanetarie (terra-luna; terra-sole; sole - Saturno; etc.). Dobbiamo capire, allora come intendessero alcuni numeri riportati nei testi biblici che a noi, e solo a noi, paiono riferiti alle distanze e alla lunghezza delle orbite. Infatti, come già è stato detto, intendere 2590000 come spazio percorso dalla terra sulla sua orbita in un solo giorno, implica che si avessero conoscenze e misure di grandezze come orbita terra intorno al sole, criterio eliocentrico etc.

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  54. Ciò che non combacia, invece, fra la cultura ebraica e le precedenti prospettive arcaiche di misurazione del tempo è che questi ultimi consideravano Saturno/Cronos come marcatore del tempo , mentri i primi, cioè gli ebrei ritenevano che la luna misurasse il tempo: Salmi - Salmo 103 (104): vers19: 'Per segnare le stagioni hai fatto la luna e il sole che conosce il suo tramonto.' .

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  55. Antonio18:21:00

    Dopo aver seguito le vostre discussioni credo di esser giunto a una degna spiegazione rispetto quei numeri molto misteriosi di cui ho parlato qualche commento fa. Si trattava di somme di sicli, in oro e argento e di offerte sacrificali, cioè di bovini e ovini le cui somme portavano alla cifra di 252, 504 (il suo doppio) , 5040 il suo multiplo decano fino al 10080, che lì per lì mi era sembrato un errore del più famoso 10800. POi mi si è accesa una lampadina, specialmente quando avete parlato di velocità della luna e del sole. Quella in chilometri orari , ovviamente non era praticabile data l'epoca e la mancanza del sistema metrico in uso ai nostri giorni. Insomma il confronto fra velocità della luna e del sole si poteva fare solo in rapporto al mese, da un lato quello lunare di 28 giorni e dall'altro quello solare, per l'appunto di 30 giorni. Se quindi si parla di velocità, mi sembra di aver capito che le si debba intendere come spazio goniometrico, diviso tempo. Quindi la velocità del sole, sarebbe di
    360° x 30 (volte) / 30 giorni, ovvero 10800 ° / 30gg equivalente a 15° / h . Per lo stesso ragionamento otterremo in rapporto ai 28 giri/giorni lunari, (anziché 30) 10.080 che è proprio un multiplo di quel famoso numero di cui parlavo. Infatti la sua metà è 5040 e la sua metà= 2520 , multiplo a sua volta di quel tanto 'strano' 252. Che erano bovini sacrificali, mi pare di ricordare. Non so se mi sono spiegato, scusate per la prolissità, tuttavia penso di esser giunto alla soluzione che le somme di quelle offerte votive si riferissero alla velocità della luna (10.080°) e del sole (10800°)

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  56. Antonio18:22:00

    e quindi la velocità della luna intorno alla terra secondo l'illusione visiva degli antichi osservatori del cielo doveva essere uguale a 14° /h

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  57. Anonimo18:37:00

    PARBLEU ! Non fa una piega !

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  58. Purple Rain15:31:00

    Alla facciaccia del bicarbonato di sodio. A quale parte della Bibbia ti riferisci ?

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  59. Antonio18:05:00

    Sì, Purple Rain, sto verificando alcune somme, ma pare proprio che si tratti di quei numeri.
    Lasciami ancora un po' di tempo e vi trasmetto i passi in questione, così per sapere che ne pensate.

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  60. E sì. Stavamo cercando dei significati per quel numero così misterioso, il 2592000, quando ecco saltar fuori delle soluzioni, a quanto pare, molto attendibili. Riferite però a qualcos'altro rispetto la ricerca iniziale.

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  61. Credo di aver capito bene di quale passo si tratta. Aspetto di vedere quanto ci espone @Purple R prima di parlarne in maniera più precisa. Anch'io avevo trovato quelle stesse soluzioni, abbandonando poi la ricerca perché non riuscivo a darvi un senso. Ho pensato che vi fossero stati errori di trascrizione rispetto il più celebre 10800, che poi il gentile lettore correla brillantemente alla velocità del sole in scala mensile. MI sembra che questi ultimi commenti ci abbiano fornito dei punti fermi rispetto alcuni elementi che non possiamo più abbandonare: prio fra tutti la misura in gradi dello spazio e non in chilomentri, a prescindere dal fascino che certe analogie possono suggerire. Quindi le velocità dovremmo, da qui in avanti , riferirsi sempre alla scala Angolare / (fratto) tempo. Un'altro punto fermo che mi sento di dover sottolineare e che gli AOC avessero compreso che la luna fosse più piccola della terra per effetto delle ombre proiettate dalle eclissi. Dovremmo ora, in base alle informazioni di Purple Rain, cercare di capire se essi avevano individuato un esatto rapporto dimensionale fra il pianeta azzuro e il suo satellite.

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  62. Se così fosse, caro Fabio, con la precisa misurazione di Eratostene sulla circonferenza terrestre si sarebbero potute conoscere anche altre misure riferite alla luna. Magari in 'stadi' e non in chilometri.

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  63. Anch'io credo che attraverso semplici procedure basate sull'osservazione, gli AOC avrebbero potuto scoprire misure simili a quelle reali, almeno per quanto concerne terra e sole. per le orbite la vedo invece molto più difficile. Se riuscissimo ad accertare questo livello di conoscenza, ma per far ciò non potremmo fare a meno di scomodare gli astronomi greci, magari verremo a capo del significato astronomico di alcune enigmatiche cifre, criptate nei Testi.

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  64. gentile Antonio attendo di conoscere il passo della Bibbia in cui è stato trovato il sottomultiplo di 10080°, spazio angolare percorso dalla luna in un mese

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  65. La luna percorre 252° d'arco in 18 ore. 504° in un giorno e mezzo; e così via.
    IL passo in questione ricordato da @ntonio, è il cap 7 del Libro dei Numeri, che riguarda l'offerta dei capitribù alla 'Dimora del Signore'. Gli interessati leggano, dunque e si sbizzarriscano con tutte le possibili congetture sui significati.

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  66. Questi , naturalmente, sono i dati che abbiamo supposto, fossero noti agli aoc.

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  67. Antonio16:56:00

    Bene, confermo i dati di Painnet Blade. Se andiamo a vedere quei passi ci troveremo di fronte alla seguente somma: 12 piatti d'argento (130 sicli); 12 vasi d'argento (170 sicli); 12 coppe d'oro (120 sicli), per un totale di 1560+840+120= 2520 sicli del tempio. Anche nelle offerte di bestiame delle 12 tribù di Israele avremmo una somma di 252 capi. Sembra dunque che questi numeri si riferiscano a cicli lunari, se è corretto quanto si è scritto fino ad ora.

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  68. Ok,grazie Antonio per le puntuali precisazioni. Noto però che fino ad ora non siamo giunti ad alcuna soluzione o a un idea appena appena precisa per capire la origine delle cifre riportate nei Sacri Scritti. In fondo abbiamo capito che da un certo momento con poi, con unità di misura che si rifacevano allo stadio, circa un sesto di chilometro, Eratostene concepisce con buona approssimaz il diametro e la circonferenza terrestre. Ciò nulla ci dice dei parametri della luna e né della lunghezza della sua orbita. Siamo così lontani dalla aver capito qualcosa. Fin ora ora, perlomeno. Mi sembra dunque che non abbiamo fatto molti passi avanti .

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  69. Anonimo14:08:00

    Tutto molto interessante. Ci sono in programma nuovi post?

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  70. Bè, gentile Anonimo, finché la discussione tira avanti conviene procrastinare nuovi argomenti. O no?

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  71. ssì, ed oltretutto mi sta venendo a mancare l'entusiasmo. Sono un po' deluso per il ridotto interesse riservato agli ultimi post che ritenevo, per chiarezza, precisione ddelle stime, correlazioni e significati, fra i migliori prodotti e qui proposti. Sembra che la gente voglia continuare ad mantenere con rassicurante apatia la vecchia edulcorata e falsificata visione delle cose, e non solo dei ST. Un noto volto della tivvù, peraltro da me molto apprezzato, mi diceva di non aver passione per 'queste cose'. Ma non si tratta di passione si tratta di cultura, di emancipazione di un pensiero stantio che vorrebbe buttare al macero tutto ciò che non riesce a comprendere; come i numeri biblici per l'appunto, dai dotti ritenuti paccottiglia senza senso. Affannarsi a sostenere l'opposto appare come l'idea bislacca di un folle fancazzista. perché quello che diciamo e sosteniamo non è un'analisi psicologica, non è una ennesima pagina di filosofia nichilista, o peggio, teologia devozionale, quella sì sempre sotto i riflettori. Insomma, io credo che stiamo indagando alle radici di un pensiero arcaico, commesso alle nostre origini , alla nostra cultura. Ma pare proprio che senza l'amplificazione della tivvù non v'è modo di sviluppare un pensiero collettivo: solo roba per pochi appassionati e ossessionati come me - s'è detto e ripetuto - . Prendiamo atto, in attesa di tempi migliori.

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  72. Daniele17:32:00

    Hai detto bene: un giorno queste cose si studieranno a scuola. Non bisogna comunque demoralizzarsi e non ci si deve far sviare nei buoni propositi. Siamo sulla strada giusta e tanto basta.

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  73. Antonio R17:58:00

    Ok, ok. IO infatti tiro dritto. Credo siam d'accordo tutti che la luna in 30 giorni percorresse, per gli antichi, uno spazio inferiore al sole di soli due giorni, che sono due rotazioni in meno intorno alla terra visto che lo spazio era misurato in gradi angolari. Ciò implica, come avevano visto dai moti naturali, che essa si spostasse un po' più lentamente del sole, perciò che si muovesse a 14° all'ora. Il sole dunque si muoveva, per gli antichi astronomi, a 15°/h. Proiettato sulla circonferenza terrestre dunque 14° in un'ora significa (257142 stadi / 360 ) x14 = 9999,9 stadi in un' ora, ovvero 166 st/min. Dico bene?

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  74. Antonio R18:00:00

    Chiedo allora: quanto dura un'eclissi anulare solare?

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  75. Antonio18:51:00

    Ho letto dunque che dura massimo 12 minuti. mettiamo che anticamente ne conteggiassero 10, per semplicità, ciò vorrebbe dire che gli astronomi avrebbero potuto calcolare l'ampiezza dell'ombra della luna proiettata sulla terra, avendo, fra le altre certezze quella che essa fosse molto più piccola della terra che nelle eclissi lunari mostrava un'ombra molto maggiore, praticamente alla stessa distanza; così credevano almeno se le orbite erano concepite come tonde. Ecco, queste sono questioni inopinabili.

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  76. Antonio R16:48:00

    Ci ho ragionato un po' su e queste sono le mie conclusioni.
    Allora, se la luna orbita intorno alla terra alla velocità di 14° / h, vuol dire che percorre 14' primi d'arco in 1 minuto. Ho letto che un eclissi anulare di sole dura, al massimo 12 minuti e questo doveva essere il tempo calcolato da terra per misurare il diametro del disco d'ombra proiettato sulla terra. 12 x 14 = 168 ', ovvero in 12 minuti percorre una linea lunga 168 ' primi d'arco della circonferenza terrestre, percorre dunque 2° 48 ' in 12 minuti.
    Ora prendiamo in esame un'eclissi lunare, quando questa si mostra particolarmente nitida, essi avrebbero potuto calcolare che il diametro dell'ombra terrestre misurasse circa due volte il disco lunare, cioè 0,5° x 2 = 1° grado d'arco sul cielo. In base a questo dato, una volta conosciuto il diametro terrestre (cosa che avvenne ai tempi di Eratostene), essi avrebbero potuto calcolare che 82000 stadi del suo diametro corrispondessero a un grado d'arco celeste, cioè a ogni 1' primo d'arco (1/60° di grado) sarebbero corrisposti stadi 1366,6 periodico. A

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  77. Antonio16:56:00

    ... a questo punto per conoscere la effettiva lunghezza del diametro lunare avrebbero dovuto moltiplicare 1366,6 periodico per 168' primi d'arco , l'ampiezza cioè del tratto percorso dall'ombra della luna in dodici minuti alla velocità di 14°/h.
    Il procedimento mi sembrava corretto, però mi riporta a una quantità troppo grande rispetto a quella reale (DIametro luna= circa 21.000 stadi ). Mi domando dove ho sbagliato.

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  78. Il tutto sembra subordinato a due condizioni:
    a) che per un primo d'arco proiettato dalla terra sulla luna, nelle eclissi lunari corrispondano a 1366,6 stadi del diametro effettivo terrestre;
    b) che rispetto ad un'eclissi solare anulare una volta calcolata la misura della proiezione del diametro lunare sulla terra (14' primi d'arco, in base alla sua velocità 14°/h) ad ogni primo d'arco dell'ombra lunare corrisponda la stessa misura calcolata nelle eclissi lunari, cioè 1366,6 ' stadi.
    da qui la possibilità che la luna abbia un diametro reale di 1366,6 x 14' .
    In effetti la soluzione trovata non è corretta, perché porterebbe a un diametro lunare eccessivamente sovradimensionato. rilevo tuttavia un piccolo errore di concetto rispetto alla valutazione della velocità di movimento dell'ombra della luna sulla terra nelle eclissi anulari.

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  79. Anonimo18:52:00

    scusi signor Antonio R, come fate a dire che se da una parte un primo d'arco proietta la lunghezza di 1366,6 stadi (che poi sarebbero quanti chilometri?) anche dall'altra , per ogni primo d'arco corrisponderebbe la stessa distanza, ma sul suolo lunare?

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  80. Buona sera a tutti, Curioso modo di trascorrere il sabato sera. Ma bando alle ciance: Seguo da vicino questi studi e perciò, affinché si capisca meglio la questione inviterei tutti a meditare su un chiaro errore di concetto rispetto alla velocità del moto dell'ombra lunare che non dovrebbe essere come è stato scritto, pari alla sola velocità orbitale della luna. Secondo ciò che intendevano gli antichi, naturalmente. Non v'è dubbio infatti che per essi la luna si muovesse sulla sua orbita alla velocità di 14 gradi all'ora: 14°/h. Ripartiamo da qua e correggiamom i risultati saranno sorprendenti , ne sono certa

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  81. Antonio R19:02:00

    Mi perdoni Anonimo, potrebbe formulare meglio la domanda?

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  82. Anonimo19:05:00

    Volevo solo dire che non capivo perché nelle eclissi solari debba valere la stessa misura, o corrispondenza, accertata per le eclissi lunari. Cioè , perché un primo d'arco della proiezione della terra dovrebbe valere 1366,6 stadi anche nel primo d'arco della proiezione della luna (sulla terra, nelle eclissi anulari avete detto, se non sbaglio.)

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  83. Antonio R19:09:00

    Questa regola vale in entrambi i casi , o in entrambe le eclissi, perchè anzitutto si tratta di proiezioni di corpi opachi quindi dello stesso fenomeno, ma soprattutto la regola e la corrispondenza vale perché in entrambi i casi superficie proiettata e superficie di proiezione, quella cioè che riceve il cono d'ombra, sono alla stessa distanza sia nelle eclissi solari anulari che in quelle lunari. Non so se son stato esaustivo signor Anonimo. Spero di Sì.

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  84. Ricordiamo, inoltre , che stiamo ragionando entro una visione geocentrica tolemaica, e quindi stiamo ragionando in virtù di orbite ritenute concentriche e circolari. Il sole sta più lontano rispetto alla luna e più in là , con un 'giorno' di 30 anni, dovrebbe esserci l orbita di saturno. Per gli astronomi avanti Cristo, s'intende. Bella chiacchierata, comunque. Un saluto e una buona notte a tutti.

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