lunedì 7 agosto 2023

Chi sono i nemici della scienza?

 Ho voluto riportare in questo breve contributo le parole di Giorgio Israel, in un incontro pubblico di nove anni fa.

I temi sono sempre attualissimi e riguardano il declino del pensiero scientifico in Italia, radice dell'ondata di relativismo che, più o meno velatamente, ha indirizzato  la cultura italiana dal dopoguerra ad oggi.

Il video amatoriale è rintracciabile su You Tube cliccando qui


                        Chi sono i nemici della scienza? Un libro di Giorgio Israel

Giorgio Israel ha collaborato col quotidiano Libero ed è stato uno dei responsabili del settore Scuola e Università di Magna Carta.

   Questo mio libro - comincia Giorgio Israel - è nato in modo , se vogliamo, piuttosto banale  in seguito a una raccolta di articoli intrapresa nel tempo, che riguardavano l'argomento Scienza. In questi cattivi esempi di giornalismo, trapela  un pessimo modo di divulgare i significati filosofici del sapere scientifico, e ci pone dinanzi a un'operazione di carattere ideologico. Sembra infatti, che gli autori di tali pezzi non intendessero illustrare le conquiste della scienza o della tecnologia, non volessero soffermarsi in riflessioni attente sull'importanza dell'insegnamento di questa disciplina, né  del suo impatto culturale. Nulla di tutto ciò!  Essi parevano proporsi all'attenzione pubblica con l'intenzione di utilizzare la Scienza come un maglio col quale difendere le posizioni del materialismo e, più risolutamente, dell'ateismo. Ciò si è potuto constatare dalle scelte di molti quotidiani, dove, ad esempio, compare poco o nulla rispetto le vere questioni poste dalla scienza, dalla biologia alla genetica e alle neuroscienze; non si trovano fra le pagine di questi giornali altri contenuti se non quelli volti a 'dimostrare' che tutto è materialismo, nulla è spiritualità e dove la religione è vista come un cumulo di favolette pretestuose, una drogatura per popoli, dunque. Si ripete costantemente il mantra inflazionato dell'Italietta arretrata in cui la cultura scientifica non è minimamente apprezzata e la scienza vilipesa di continuo. Significativo il bel libro di Enrico Bellone (Direttore del periodico di divulgazione scientifica Le Scienze), La Scienza negata. 'Quel che si fa di solito, scrive Bellone, è imputare le responsabilità di questo progressivo allontanamento della scienza dalla cultura,  a una divulgazione letteraria di stampo umanistico, o a una filosofia ispirata al fenomenologismo di Edmond Husserl, nonché a personaggi di rilievo mediatico come Cacciari, Severino o Galimberti, dimenticandosi del forte condizionamento operato in questo senso dal marxismo in chiave gramsciana [ 6 : 05 ]. Si sostiene, in definitiva, che l'Italia è sempre rimasta ingabbiata al di qua delle Alpi. Ma ciò è falso! Giorgio Israel sviluppa nel suo testo le ambiguità di queste definizioni volte a screditare un paese che , se pur vero che  nel 1945 fosse depresso e privo di istituti di ricerca e università, in seguito, dall'immediato dopoguerra ad oggi, cioè fino agli anni '90, si è guadagnato - e con merito - la fama di terzo paese mondiale per lo sviluppo e gli studi matematici.  Pertanto, contrariamente a quanto si vuol far credere, in Italia ci sono stati grandi intellettuali nel ramo scientifico, ottimi matematici, filosofi e storici della scienza  del livello di Vito Volterra e Federico Enriques  [ 7 : 20 ], eppure, nonostante questi nomi e la  tradizione da loro portata avanti, alcuni movimenti di pensiero particolarmente invasivi, sono riusciti a deprimere e contaminare ideologicamente i significati più alti della matematica. Fra questi fattori, Giorgio Israel, indica: 
. la politica autarchica del fascismo
. il crocianesimo
- il marxismo e Antonio Gramsci.
Gramsci stabilisce una robusta alleanza col crocianesimo e con la corrente idealista che aveva preso corpo nella cultura italiana del dopoguerra. Ma fu Benedetto Croce a combattere la scienza, a osteggiarla  più di ogni altro: fu infatti l'autore maggiormente citato da Gramsci nei suoi 'Quaderni dal carcere'. A differenza di Giovanni Gentile, Croce considerava la scienza una pseudo-cultura, probabilmente per la forte influenza che ebbe in lui l'ideologia marxista (Proseguita da Galvano Della volpe negli anni '50-'60), agganciata fortemente a un becero positivismo settecentesco, andato in disuso dopo la rivoluzione quantistica di inizio Novecento. Dal canto suo, la politica e le politiche della sinistra di qualsivoglia specie e declinazione, dal dopoguerra ad oggi, hanno privilegiato per doveri di fazione ideologica, la diffusione massiva del marxismo, sdoganandolo massivamente nelle università italiane. Si può dire, pertanto , che la crisi della scienza sia cominciata proprio nelle istituzioni della formazione scolastica e universitaria.

                                       

                                            Cadaveri nell'armadio del marxismo. 

Il Proffessor Giorgio Israel sostiene dunque che i maggiori danni di questa iniezione di ideologia marxista sia stato provocato anzitutto nella scuola elementare, la cui riforma, una trentina di anni addietro, ha estromesso definitivamente dalla cultura contemporanea il significato della metodologia di apprendimento della matematica e della scienza, impregnandolo fino al midollo di meccanicismo. Il pedagogismo della sinistra politica ha poi ultimato l'opera, svuotando la scienza dei suoi contenuti e quindi dei suoi imprescindibili principi operativi, specialmente minimizzando o mettendo ai margini l'importanza del principio deduttivo della conoscenza. Facile poi prendersela con gli Husserl, allievo di D. Hilbert, (Grande matematico del '900), uno fra i primi ad intuire lo stato di profonda crisi della cultura scientifica in Europa. Comodo quindi addossare a lui le colpe del degrado, piuttosto che prendersela con le icone del pensiero filosofico e politico della sinistra italiana, coi Croce, coi Gramsci e coi Dalla Volpe, il quale, all'inizio degli anni Settanta, scriveva che Galilei , o Einstein, erano i 'prototipi degli scienziati borghesi'. E non dobbiamo dimenticare come, in funzione divulgativa, l'egemonia culturale della sinistra italiana, si sia manifestata anche con  le festicciole di partito, i festival ed altri  intrattenimenti di dubbio gusto ideologico. In seconda battuta dobbiamo osservare che, tanto nelle università quanto nella scuola primaria, si sono gettate le basi della crisi della cultura scientifica. Il discorso poi, si allarga se includiamo a questi spettacoli, il vasto panorama della carta stampata, coi suoi editori faziosi e, soprattutto con il costante apporto dei quotidiani schierati; nulla tuttavia, di fronte al danno perpetrato a carico della scuola propriamente detta, che si è provocato soprattutto con l'alterazione e la manipolazione dei programmi didattici, garantiti fino a trent'anni fa, dai paletti posti dalla riforma Gentile, di cui il Professor Giorgio Israel si fa , coraggioso portavoce e sostenitore. La tradizione scolastica 'migliore del mondo' ha perso quindi il suo storico primato, a favore di nuove e discutibili strategie  d'insegnamento. Il formalismo viene così allontanato dall'insegnamento della matematica e applicato ad altre discipline, come la storia o la geografia. 
Scrive Giorgio Israel: 'Leggevo, poco tempo fa, un articolo sul Messaggero, nel quale un'insegnante provava a difendere i metodi dell'attuale insegnamento scolastico: " Io non insegno fatterelli storici, ma insegno la 'freccia del tempo' , il principio di causalità nella storia. " E' questo un inequivocabile segno del pedagogismo di sinistra, che sembra aver svuotato completamente le modalità didattiche dalla loro vera essenza, che è sempre stata quella dell'approccio deduttivo. Al contrario di quanto afferma il ministro Berlinguer (Israel scrive intorno al 2012- 2013), la questione dell'insegnamento scientifico dipende dalle più recenti indicazioni programmatiche ministeriali. In Italia, ad esempio, lo studio e l'acquisizione delle tabelline, è un obiettivo della terza elementare, mentre in India lo è già nella scuola materna. Questo fatto, insieme agli altri descritti, sembra cosa di poco conto, ma in realtà implica che i giovani indiani fra qualche tempo supereranno i nostri, per preparazione matematica, e ciò si ripercuoterà nel campo occupazionale specialistico. In pratica, altrove, stanno cominciando a capire i vantaggi relativi a una buona formazione scolastica per quanto concerne lo studio della matematica e da noi, cominceremo presto a vederne i risultati. 

Il convegno del Professor Giorgio Israel, o almeno quello che abbiamo trovato su YT, finisce qua. Le sue conclusioni sono chiare e inquietanti, ma crediamo che vadano ascoltate molto attentamente.   

9 commenti:

  1. Bei post e bellissimo personaggio. Ma quando riprendono gli articoli dul mito arcaico?

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  2. Anonimo09:59:00

    Ben ritrovato Ago. Si abbiamo qualcosa in cantiere

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  3. Anonimo10:00:00

    Sono Blade , se non si fosse capito. Non riesco a configurare correttamente lo Smart ph

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  4. Anonimo17:11:00

    Prof Israel è un'eccellenza. Seguivo un vecchio confronto con Emanuele Severino. Che tristezza! Il filosofo è incomprensibile e mostra di non avere alcuna preparazione tecnica, o scientifica. L ho trovato confusionario e fuori luogo nelle sue affermazioni che non riuscivano a tenere il passo del professor Israel, invece chiarissimo nell'esposizione.

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  5. @nonimo, facci sapere di quale convegno si tratta

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  6. Anonimo18:47:00

    Beh, il confronto è su yt: "I nemici della conoscenza". proprio come il titolo del post. Sono cinque conferenze. Strano non l'abbia indicato nel post che è attinente a quegli argomenti

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  7. Anonimo18:50:00

    cioè dopo aver sentito Israel ci sono i cinque video della replica di severino

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  8. Ecco i link dei nove interventi (4 di Israel e 5 di Severino) al convegno ' I nemici della conoscenza' :

    https://www.youtube.com/watch?v=AK8483VmVMs
    https://www.youtube.com/watch?v=0K0JFToIiBQ
    https://www.youtube.com/watch?v=8dhjvxwlBPc&t=1s
    https://www.youtube.com/watch?v=Nzj3C7GW-c4

    https://www.youtube.com/watch?v=Z0vMUYb1Pko&t=1s
    https://www.youtube.com/watch?v=IMJ3fSgBvAM
    https://www.youtube.com/watch?v=lXfYJMswilw
    https://www.youtube.com/watch?v=g-VIGWU02p8
    https://www.youtube.com/watch?v=o4uSBRmPtDE

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  9. Titolo completo del convegno: ' I nemici della conoscenza. I saperi di fronte al relativismo '

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