giovedì 26 dicembre 2024

Regalo di Natale: un bel telefonino di ultima generazione

Aggiornato il 28 Gennaio 2025

      Un tempo lontano di cui non conserviamo più alcuna memoria,  potevano dirsi  influencers di grido personaggi come Platone,  Aristotele, o magari Socrate; oggi gli influenzatori si chiamano Fedez, Taylor Swift, piuttosto che  il gettonatissimo blogger umbro Mariano Di Vaio, tanto per dirne alcuni.
 
Mariano Di Vaio                                                                                      musicisti e cantanti influencers

   E chissà quanti altri ancora avranno la presunzione di ritenersi dèi , o quantomeno esseri superiori agli altri , secondo una graduatoria di (indiscusso) merito scandita dall'indice di gradimento, un numeretto che eumera la quantità dei cd 'seguaci' particolarmente affezionati al loro 'maestro',  intimamente sedotti dai suoi insegnamenti di vita, specie se mondana, e sempre molto attenti a dispensare tributi di devota fedeltà alla causa che, di volta in volta, sentono affine al loro modo di intendere la società, la politica , lo svago, in virtù della rappresentazione a loro offerta dal guru di riferimento (morale e sociale), da quello cioè che fa più tendenza e capeggia il vertice della classifica divina di cui dicevamo poc'anzi.. 'Seguaci' per l'appunto, era il termine che si attribuiva a coloro che seguivano una dottrina, una scuola, una corrente di pensiero filosofico o un maestro.  Non mi sembra casuale che questa parola sia stata coniata ad uso e consumo dei nuovi numi dell'Olimpo  scesi  in terra,  ed alla dimensione di valore che innumerevoli seguaci sedotti e mai abbandonati, continueranno a tributare  al loro successo. 

   Ma il problema che  si presenta nell' immediato, che si presenta  cioè davanti alle ultime generazioni (e non solo), è quello del rischio che certi  guru del social, forti del loro gradimento, interferiscano nella dimensione etica, quella dell 'autonomia  di  pensiero individuale  e delle condotte. Rischio   reale benché del tutto minimizzato da chi, col telefonino ha intessuto nel tempo un rapporto di  inamovibile fiducia, tanto intimo da soddisfare spesso con esso,  anche inconfessabili pruriti . La risposta che sovente mi viene recapitata al solo valutare il peso di questa possibilità ( cioè l' eventualità del  rischio di un re-indirizzamento delle condotte individuali ) è sempre la stessa, e ciò non riguarda, come premesso, soltanto le ultime e 'fresche' generazioni. Ho così interpellato giovani , ma anche boomers (Dunque quarantenni e cinquantenni) rispetto al mio dubbio, ricevendo costantemente il rassicurante invito a non esasperare il problema, inesistente come tale, cioè come problema serio, dal momento che l'eventuale condizionamento di cui si ha tanto timore, verrebbe limitato al solo ambito commerciale. In pratica , si conferma la possibilità di un'influenza (da cui il termine influencer), e dunque di un effettivo condizionamento, ma questo sarebbe del tutto cosciente e  riguarderebbe , nello specifico, esclusive scelte di mercato, quindi semplici acquisti. Il tutto si afferma sottolineando la parola 'scelta' , in quanto, a dire di molti (Sigh!) , la possibilità di scelta del prodotto reclamizzato rimarrebbe inalterata e , pertanto, col mantenere la facoltà di una selezione cosciente, non verrebbe intaccata la  sfera delle libertà , che rimarrebbero, sempre secondo questa logica di pensiero, del tutto integre. E quindi, che danni può arrecare un sistema di condizionamento, visto ingenuamente ed esclusivamente come modalità di promozione di un prodotto? 

    Non so se ho chiarito i termini esatti del confronto in atto, ovvero del gap  esistente fra chi paventa rischi e chi invece butta acqua sul fuoco degli allarmismi 'fuorvianti' . 

La parola a chi ha qualcosa da aggiungere. 


Aggiornamento del 28 Gennaio 2025.

   Ho ricevuto ieri una e-mail apparentemente  avulsa dal contenuto del post, ma a mio parere significativa rispetto a quanto  affermato in precedenza. Questo il gentile contributo di Luigi.

" Cosa ne pensi?

1️⃣ La Groenlandia dovrebbe mantenere la sua relazione con la Danimarca o cercare nuovi partner?

2️⃣ Gli USA stanno proteggendo la regione o cercando di espandere il loro dominio?

3️⃣ Come dovrebbe essere gestito il fragile equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità ambientale nella regione artica?


         breve p.s. : le domande di Luigi sono rivolte a tutti i lettori                                                              

                                                                    ___________________

    


*Attenzione!  questo è un post dinamico. Un post dinamico è un contributo non finito che si modifica di volta in volta secondo la qualità degli interventi riportati nel commentario, oppure inviati per posta elettronica direttamente all'autore (atzorifabio64@gmail.com). In testa al post, verrà sempre  posta  in evidenza la data in cui è stata pubblicata la modifica. 


7 commenti:

  1. Anonimo17:05:00

    Il 'telefonino' è uno strumento che ci condiziona? Certamente! Tutto ci condiziona, dai programmi televisivi, ai romanzi, alle raccomandazioni della mamma; siamo costantemente condizionati da qualsiasi cosa. Il telefonino è solo uno fra i tanti sistemi comunicativi che condizionano il nostro pensare.

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  2. Sì Ballarè, questo era implicito. Sta di fatto che il telefonino opera in modo occulto perché - sappiamo almeno dagli anni Cinquanta - esso sfrutta condizionamenti più invasivi , quindi impone il proprio condizionamento a discapito di altri (condizionamenti), ad esempio quelli indotti dall'etica, dall'educazione etc. . Ed oltretutto lo fa senza che tu te ne renda conto, poiché utilizza archetipi per immagini, abbondantemente studiati e applicati in campo pubblicitario, e non solo.

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  3. Vedere a tal proposito il telefilm della vecchia serie Colombo dal titolo: Calibro 22. Non si tratta di una sceneggiatura fantasiosa, come sembrerebbe a prima vista, bensì molto ben costruita sulla realtà che in quegli anni presentava i primi risultati di un percorso di ricerca fattosi oggigiorno, con gli strumenti tecnologici in circolazione, assai più pericoloso, specialmente quando ignorato

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  4. Errata corrige. Il film della serie Colombo ha come titolo : Alibi calibro 22

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  5. Anonimo20:22:00

    Il problema è che i giovani e i bambini sono più suscettibili alle pressioni e propensi a confrontarsi costantemente con le persone che vedono sui social media. In quanto tale, questa realtà modificata è potenzialmente più dannosa per gli utenti più giovani.

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  6. Rispondo qui alle tre domande di Luigi.
    Ciao Luigi. Vedo che sei molto attivo e vivace sul web. Dalle tue comncz evinco non debba essere fra coloro (e non son pochi) che si bevono quotidianamente gli intrugli dell'informazione ufficiale, il mainstream come si dice oggi, o 'l'informazione di stato, come si diceva negli anni Settanta. Non mi intendo di geopolitica, ma ho idea che la gente abbia bisogno di un
    cambiamento radicale e perciò in molti si affannano a raccogliere dati, notizie e qualunque genere di racconti, per poi rielaborare questo materiale secondo schemi che soddisfino un bisogno interiore di coerenza, di giustizia, di salvezza in tanti casi. Queste necessità interiori sono comuni a molti, benché in pochi se ne rendano conto: Da che mondo e mondo l'uomo ricerca la salvezza. Penso che per capire il mondo anziché usare schemi imposti, dovremmo cominciare a comprendere meglio noi stessi e qui il lavoro non sembra essere dei più agevoli.

    - Gli USA vogliono espandere il loro controllo sul mondo?
    Noi forse non viviamo negli attaccamenti(e nel controllo) di quello che sentiamo 'nostro', espandendoci - per precauzione si dirà - anche su ciò che non è naturalmente nostro?

    - Quelle poche migliaia di groenlandesi dovrebbero cercare nuovi partners o nuovi protettorati che tutelino la loro autonomia?
    Direi piuttosto : che tutelino i loro possessi, o quelli che credono tali che poi sono di stretto ordine materiale.

    - Come gestire l'economia dei mercati nel rispetto del patrimonio naturalistico?
    Il primo patrimonio naturalistico, cioè che ci viene direttamente dalla natura è il rispetto di come la natura ci ha fatto.A me non sembra che guardiamo dentro di noi per tutelare chi siamo. Siamo Natura, anzitutto. Chiamala Dio, se vuoi. Dentro e fuori. Ma se già non difendiamo i caratteri naturali, trasformando il nostro corpo, ingabbiando la nostra mente nella speranza di possesso di beni esterni (altrui) nel tentativo di ottenere ciò che va oltre i nostri bisogni biologici, rispondiamo forse a esigenze di vita?
    Il desiderio del superfluo è il motore che muove l'umanità del nuovo millennio!

    Son dei bei quesiti! Chissà se sono la persona più adatta a valutarli. Io penso di no. Ma mi vien da pensare che siamo davanti a una serie di nuove paure, di nuovi timori assieme ai tanti che sconquassano le nostre coscienze, le nostre rispettive e insufficienti facoltà di pensiero che non comporta soltanto l'uso di facoltà raziocinanti. La ragione muove solo il nostro ego smisurato, o fatto diventare tale. Un tempo non era così.
    Ritengo semplicemente che i grandi interessi della finanza fanno di noi ciò che vogliono, faranno ciò che vogliono fare senza incontrare grossi ostacoli, sobillandoci la malsana idea di salvaguardare una libertà fittizia, nell'illusione sia vera libertà, che è altra cosa e che, a ben vedere, ci viene sottratta lentamente, in modo indolore, operando sulla psiche collettiva (Il transumanesimo non l'ho inventato io) basato su impulsi egoici e sempre, irrimediabilmente razionali dacché siamo nell'epoca del post-positivismo, dell'esaltazione del potere scientifico col quale cerchiamo di affrontare una realtà altresì irrazionale, ma ridotta a banali modelli meccanici, di facile uso e consumo per le masse.
    E dopo questa bella lagna che ti ho propinato, ti mando un affettuoso saluto.
    ciao, a presto.

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  7. 'un tempo non era così'. Credo anche io che un tempo ragionavano in molto maniera diversa da noi. Ad un certo punto però qualcosa è mutato nella testa dell'uomo, forse per questo i saggi scrivevano norme e indicazioni sottoforma di testi sacri che oggi non comprendiamo più. Non si avvertono più i sintomi di un cambiamento o di uno squilibrio che si doveva ri-assestare per mantenersi in armonia col mondo e con la natura tutta

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