giovedì 17 ottobre 2024

Breve scambio di opinioni col Professor Domenico Rosaci

                                                                

   Che piacere conoscerLa Prof Rosaci! O perlomeno che grande soddisfazione aver l'opportunità di scambiare qualche riflessione sul Suo importante lavoro. Inutile, credo, soffermarmi su plausi  e complimenti vari che probabilmente riceverà in quantità smisurata e di sicuro meglio confezionata di quanto possa fare io; per non risultare fastidiosamente ripetitivo in un esercizio di  ridondante  apprezzamento ( mosso comunque da autentica stima, sia chiaro) non mi resta che accodarmi  alla lunga fila dei suoi estimatori, e con loro le rivolgo un ringraziamento   sincero. 

  Detto ciò vorrei approcciare rapidamente a questo breve  scambio, con un dubbio che mi assilla  fin da quando ho cominciato a seguire le sue conferenze sul mito e sul pensiero arcaico. Mi domandavo infatti, essendo Lei uno studioso di estrazione scientifica,  in relazione  a vari testi sacri (E in particolare ai libri biblici), come mai ha spesso omesso di far menzione del significato (probabile significato) del bagaglio numerico presente nei testi? Ignorare questi densi rapporti numerici, talvolta censimenti, talvolta semplici computi di preziosi, o di animali da altare votivo, consente ugualmente di comprendere i significati nascosti del testo? Di comprendere cioè nella sua interezza, il messaggio tramandato ?  In definitiva, ritiene che questi corposi elenchi di cifre si possano ricollegare ai contenuti del mito arcaico? E, se sì, in quale modo correlare le svariate trascrizioni numeriche col senso più profondo delle scritture? Quel senso di cui ci ha, tanto appassionatamente parlato, intendo. 

Per il momento mi fermo qui. La ringrazio fin da adesso per l' attenzione che mi potrà dedicare. 

Cordialmente 

f pb  

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Gentile Fabio
    

    Il numero è il simbolo per eccellenza, e tutto ciò che è numero nel mito ha precisi intenti significativi.

    Le ventidue lettere dell'alfabeto ebraico sono ventidue perché questo numero aveva un significato simbolico, gli arcani maggiori sono 22 per lo stesso motivo, e ogni numero da 1 a 22 ha una rappresentazione simbolica nella corrispondente carta dei Tarocchi. Ho scritto due libri che spiegano queste corrispondenze, Arcana Memoria con ventidue capitoli numerati con le lettere dell'alfabeto ebraico, La Tradizione degli Dei con 22 capitoli ognuno dei quali dedicato a un numero.
   Ma i significati di questi numeri non hanno nulla a che fare con fenomeni fisici complessi come la precessione degli equinozi. Gli antichi non erano interessati alla conoscenza scientifica.
Semmai ci sono corrispondenze con i fenomeni fisici basilari e più evidenti, come il fatto che nell'anno solare ci sono 12 lunazioni, con la rimanenza di un tredicesimo "mese", e mi sono soffermato ampiamente anche su queste simbologie.

Il significato tradizionale dei numeri è ampiamente assodato e codificato nell'antica sapienza, mentre le interpretazioni fantasiose e favolistiche fanno parte della paccottiglia moderna new age, basata sul nulla.

Un caro saluto. 

                                                                                                                                       Continua . 


8 commenti:

  1. Daniele16:31:00

    Ahi, ahi! l' auto-presentazione dell'esimio professore non mi sembra delle più accattivanti.
    Mi domando cosa pensi, Blade, di questa frase che riporto fra virgole:
    " i significati di questi numeri non hanno nulla a che fare con fenomeni fisici complessi come la precessione degli equinozi".
    Mumble mumble. Quindi puoi anche chiudere baracca caro Blade. Ma allora, che vai scrivendo da qualche anno a questa parte?

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  2. Anonimo17:31:00

    prendo nota. Il parere fra virgolette non mi sembra la boutade dell'ultimo arrivato.

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  3. prendo nota anch'io, però devo concludere che gran parte dei numeri biblici (per non citare altri testi) , per il Prof Rosaci, rappresentano materiale spazzatura visto che relazionarli a ciò che esprimono, ad esempio ai censimenti del popolo ebraico (Ciò è stato assodato da esperti ben più titolati di me) non è minimamente attendibile. Se dunque non vi fosse altra maniera di intenderli dovrebbero necessariamente essere ritenuti elenchi inutili e rapporti del tutto irrilevanti a fini di cronaca storica. No. Non sono d'accordo! Non sono cronaca storica, e qui ci siamo. Però nemmeno spazzatura.

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  4. Daniele, cosa vuoi che pensi? devo argomentare secondo voi?

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  5. innumerevoli post scritti in precedenza definiscono sufficientemente la mia posizione, condivisa in passato da archeoastronomi di spessore e culminata con un invito a un congresso di archeoastronomia al quale purtroppo non sono riuscito a partecipare (era il 2020, c'era il covid e le mie finanze non garantivano il necessario sostegno all'operazione). Mi basta comunque l'attenzione dedicata ai miei lavori da Mario Codebò, con Bianchi e Veneziani, autorevoli detrattori del parere qui espresso dal Prof. Rosaci.

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  6. Anonimo17:34:00

    ho visto appena qualche giorno fa, su >Focus , un servizio di Giacobbo Roberto (Trasmissione Voiager) che parlava della precessione in relazione ai culti mitraici. la scena simbolica della tauromachia con evidenti richiami alle costellazioni dello scorpione del cane minore e del serpente Idra, diceva Giacobbo. Il conduttore è noto per le sue posizioni piuttosto spregiudicate e ciò non rende attendibili le sue tesi, che se non sbaglio sono anche le vostre. IO dico: quali prove portate a sostegno delle vostre idee?

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  7. Bisogna vedere quale significato dai alla parola 'prova'.

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  8. Anonimo08:04:00

    una prova, cioè un dato evidente, non confutabile, che accerti la versione proposta da giacobbo.

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